Entra nel vivo con una “marcia silenziosa” la settimana
dedicata alla Festa dei Popoli che si sta tenendo nel campus di Arcavacata. Le
nazionalità che coabitano tra gli alloggi universitari sono circa sessanta e a
loro sono dedicati questi giorni di confronto e dialogo. La “marcia silenziosa”
che si è tenuta ieri ha avuto lo scopo di sensibilizzare alle guerre che ci
sono nel mondo e che coinvolgono da vicino i Paesi di alcuni studenti Unical.
Proprio a due di loro, uno dell’Egitto e l’altro del Kurdistan Iracheno, verrà
data la parola nel convegno che si terrà presso l’anfiteatro all’aperto delle
residenze Maisonettes dal tema “Accoglienza e solidarietà” che si terrà nella
giornata di oggi e vedrà intervenire oltre alle autorità accademiche
anche Giovanni Manoccio del dipartimento immigrazione della Regione; il
vicequestore Mario Lazzaro; la professoressa Donatella Loprieno, esperta di
diritto dell’immigrazione, e l’avvocato Silvana Guglielmo anche lei specialista
in diritto dell’immigrazione. Sempre nel corso della giornata avverrà
l’apertura degli stand caratteristici dei vari Paesi sotto l’aula Caldora. In
quest’occasione è prevista l’animazione tramite interventi spontanei e con
l’impegno dell’associazione Con i miei occhi. «La festa dei popoli qui all’Unical
ha una tradizione che proviene dagli anni ‘80 – ricorda Marcello Fiore,
responsabile attività culturali, sportive e di integrazione dell’università –
quando veniva organizzata da Gigi Comiso che ebbe questa idea, nonostante
ancora non ci fosse un gran numero di studenti internazionali. Abbiamo portato
avanti quell’idea vincente e oggi possiamo offrire ai nostri studenti e al
territorio un momento di crescita importante». Venerdì sarà la volta dei giochi
senza frontiere, organizzati al Cus ai quali si prenderà parte divisi in cinque
squadre rappresentanti i cinque continenti. Sabato sera ci sarà la “cena
sociale”, caratterizzata dal fatto che i menù saranno proposti dagli studenti
internazionali che avranno il compito di condividere ricette tipiche del loro
Paese d’origine.
Articoli di attualità e di cultura e, poi, un progetto personale: "Sogni in un Pugno", per parlare di quelli che ce l'hanno fatta. Non a diventare famosi o a prendere l'Oscar: semplicemente a trovare una strada mentre tutto sembra tenebre e tempesta.
venerdì 13 maggio 2016
Festa dei Popoli, successo per l'integrazione
Articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud del 12 maggio 2016
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