Sei docenti internazionali provenienti da Polonia, Francia,
Gran Bretagna, Finlandia, Spagna e Italia sono stati in visita all’Unical con
lo scopo di scoprire le strutture del Campus e vedere il lavoro organizzativo
che prossimamente vedrà l’università di Arcavacata protagonista della
Conferenza Internazionale Cercles. L’evento, che vedrà la partecipazione di
delegazioni di 98 atenei europei ed extraeuropei, è in via di definizione e
rappresenterà uno dei momenti più significativi del triennio di presidenza
AICLU (associazione italiana centri linguistici universitari) del Cla Unical.
Proprio in vista di un evento internazionale di rilievo è stato particolarmente
prezioso l’incontro che ha caratterizzato una due giorni di lavori e confronto
con il gruppo direttivo della Confederazione dei centri linguistici di ateneo.
Quasi tutti tra i sei visitatori erano stati in Italia, ma solo due su sei già
conoscevano il Campus di Arcavacata. «Non è stata solo una visita al campus,
che è maestoso e molto particolare – ha detto Liliana Szczuka-Dorna, docente
dell’università polacca – ma ci ha colpiti
proprio il paesaggio naturalistico della Calabria, ci sono panorami che, dopo
averli visti dal vivo, ci si rende conto che in foto non rendono minimamente ed
è quello che abbiamo pensato guardandoci intorno». Il Centro Linguistico
dell’Unical è sempre molto attivo nei vari convegni internazionali: «conoscevamo
alcune delle persone che lavorano qui – racconta Raija Elsinen, dell’università
Finlandese - ci eravamo incontrati in contesti interuniversitari, ad esempio a
Nancy, e ci avevano tanto parlato del Campus di Arcavacata, quindi eravamo
molto curiosi!». La visita del CercleS Executive Committee ha previsto che i
docenti ospiti venissero accompagnati nelle strutture del Campus e nei due
giorni di permanenza potessero visitare dall’aula magna, al teatro, all’orto
botanico e molti altri spazi ancora. «Uno degli ambienti che più ci ha colpito
– racconta Peter Howarth, docente in Inghilterra - è stato il Teatro Auditorium,
è bello che una cittadella universitaria abbia una struttura così» e sempre a
proposito del teatro Marta Estella Clota, professoressa spagnola, ha aggiunto che «anche vedere un cartellone così
ricco e con una programmazione attenta al pubblico ci ha favorevolmente
colpito». «L’esperienza che si vivrà nel campus di Arcavacata con la Conferenza
Internazionale Cercles – ha commentato Gillian Mansfield, dell’università di
Parma – porterà qui tantissime persone, ci saranno aule strapiene e questo
entusiasmo nell’organizzazione è importante e necessario». Il ruolo dei centri
linguistici è molto importante per il territorio: «molte persone studiano
l’inglese, quasi tutti gli europei lo parlano come seconda lingua, la cosa
affascinante dello studio di un idioma diverso dal proprio– conclude Anthony Stenton, docente presso l’università francese
- sta nel fatto che si conservano delle
inflessioni tipiche: in base al Paese di appartenenza ognuno ha un suo accento:
tutti si capiscono, tutti parlano inglese, ma ognuno rappresenta se stesso, la
propria nazione e incontri come quello che il Cla sta organizzando servono
proprio a comunicare e approfondire i temi dell’integrazione».
Articoli di attualità e di cultura e, poi, un progetto personale: "Sogni in un Pugno", per parlare di quelli che ce l'hanno fatta. Non a diventare famosi o a prendere l'Oscar: semplicemente a trovare una strada mentre tutto sembra tenebre e tempesta.
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