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mercoledì 13 aprile 2016

Visite internazionali all'Unical

Articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud del 12/04/2016


Sei docenti internazionali provenienti da Polonia, Francia, Gran Bretagna, Finlandia, Spagna e Italia sono stati in visita all’Unical con lo scopo di scoprire le strutture del Campus e vedere il lavoro organizzativo che prossimamente vedrà l’università di Arcavacata protagonista della Conferenza Internazionale Cercles. L’evento, che vedrà la partecipazione di delegazioni di 98 atenei europei ed extraeuropei, è in via di definizione e rappresenterà uno dei momenti più significativi del triennio di presidenza AICLU (associazione italiana centri linguistici universitari) del Cla Unical. Proprio in vista di un evento internazionale di rilievo è stato particolarmente prezioso l’incontro che ha caratterizzato una due giorni di lavori e confronto con il gruppo direttivo della Confederazione dei centri linguistici di ateneo. Quasi tutti tra i sei visitatori erano stati in Italia, ma solo due su sei già conoscevano il Campus di Arcavacata. «Non è stata solo una visita al campus, che è maestoso e molto particolare – ha detto Liliana Szczuka-Dorna, docente dell’università polacca – ma ci ha colpiti proprio il paesaggio naturalistico della Calabria, ci sono panorami che, dopo averli visti dal vivo, ci si rende conto che in foto non rendono minimamente ed è quello che abbiamo pensato guardandoci intorno». Il Centro Linguistico dell’Unical è sempre molto attivo nei vari convegni internazionali: «conoscevamo alcune delle persone che lavorano qui – racconta Raija Elsinen, dell’università Finlandese - ci eravamo incontrati in contesti interuniversitari, ad esempio a Nancy, e ci avevano tanto parlato del Campus di Arcavacata, quindi eravamo molto curiosi!». La visita del CercleS Executive Committee ha previsto che i docenti ospiti venissero accompagnati nelle strutture del Campus e nei due giorni di permanenza potessero visitare dall’aula magna, al teatro, all’orto botanico e molti altri spazi ancora. «Uno degli ambienti che più ci ha colpito – racconta Peter Howarth, docente in Inghilterra - è stato il Teatro Auditorium, è bello che una cittadella universitaria abbia una struttura così» e sempre a proposito del teatro Marta Estella Clota, professoressa spagnola, ha aggiunto che «anche vedere un cartellone così ricco e con una programmazione attenta al pubblico ci ha favorevolmente colpito». «L’esperienza che si vivrà nel campus di Arcavacata con la Conferenza Internazionale Cercles – ha commentato Gillian Mansfield, dell’università di Parma – porterà qui tantissime persone, ci saranno aule strapiene e questo entusiasmo nell’organizzazione è importante e necessario». Il ruolo dei centri linguistici è molto importante per il territorio: «molte persone studiano l’inglese, quasi tutti gli europei lo parlano come seconda lingua, la cosa affascinante dello studio di un idioma diverso dal proprio– conclude Anthony  Stenton, docente presso l’università francese -  sta nel fatto che si conservano delle inflessioni tipiche: in base al Paese di appartenenza ognuno ha un suo accento: tutti si capiscono, tutti parlano inglese, ma ognuno rappresenta se stesso, la propria nazione e incontri come quello che il Cla sta organizzando servono proprio a comunicare e approfondire i temi dell’integrazione».

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