Con una media di tre presentazioni di libri a settimana,
tredici biblioteche aperte al pubblico e numerosissime associazioni culturali
che si legano al piacere per la lettura, la città bruzia sembra essere
assolutamente in controtendenza rispetto a i dati Istat legati agli ultimi
mesi, secondo i quali il sud legge meno rispetto ad ogni altra parte d’Italia.
I valori percentuali indicati, ad esempio, registrano un 28,8% di lettori nelle
regioni del sud, contro il 49,6 del nord ovest, che incarna il valore più alto
di tutto il Paese. Leggere può aprire la mente, dare spunti per affrontare una
conversazione, offrire l’opportunità di sapere qualcosa in più e regalare dei
momenti di evasione dalla routine. Il fermento culturale legato alle presentazioni
di autori e di novità editoriali in città, si traduce, quindi, nel fatto che i
cosentini siano appassionati alla lettura? In realtà in base alla fascia d’età
si legge per lavoro e studio o per diletto e,poi, la realtà è sempre più
variegata rispetto ai numeri in cui viene composta per essere descritta in
cifre. «Ho appena finito di leggere un libro – racconta Marco Cosentino,
impiegato - mediamente leggo quattro o cinque libri all'anno per via degli
impegni che ho, mentre prima leggevo molto di più». I giovanissimi e i bambini
hanno in pratica infinite possibilità per svagarsi e spesso la lettura passa in
secondo piano: «ho due figli di 8 e 14 anni – racconta Ludovica Capobianco,
mamma a tempo pieno – sono molto attenta ai miei ragazzi e faccio letture che
possano aiutarmi nel rapportarmi a loro. Cerco anche di stimolare il loro
interesse verso i libri, in casa ne abbiamo molti, ma loro sono molto più
attratti dalla tecnologia. Credo che crescendo le cose cambieranno, però, già
il maggiore si sta appassionando di più alla lettura grazie anche ai
suggerimenti degli insegnanti». In realtà la diffusione degli smartphone che
regalano un’accessibilità illimitata ai contenuti altrettanto illimitati del
web, fanno sì che siano sempre meno le persone che si affidano alla lettura per
trascorrere il proprio tempo libero e per rilassarsi. «Leggere dei libri non
rappresenta il mio passatempo preferito, ultimamente preferisco videogiochi o
la visione di un film – racconta Francesco Didona, videoreporter – infatti ho
letto qualche libro nelle vacanze di Natale, ma da allora non ne ho più aperto
neanche uno». C’è anche chi nella lettura vede un fedele alleato, da scoprire e
riscoprire: «Ho appena preso “Il piccolo principe” per rileggerlo e trascorrere
così il mio tempo libero – dice Daniela Cairo, insegnante - non è la prima
volta che mi accosto a questo classico, ma ero troppo piccola quando l'ho letto
la prima volta e credo di non averne potuto cogliere al meglio il senso». C’è,
poi, chi legge per essere sempre aggiornato sul lavoro: «leggo molto per lavoro
e principalmente riviste scientifiche – racconta Gianfranco Gallo, dietista –
non mi dedico ai libri per diletto perché nel tempo libero preferisco uscire o
fare altre attività. In casa ho molti libri e ne sono sempre stato circondato,
ma il dovermi continuamente aggiornare non mi fa venir voglia di leggere anche
quando non devo farlo!».
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