di Bruna Larosa
Annalisa è un’artista originale, approda ancor bambina alla musica e da qui inizia il suo percorso che si risolve in una ricerca incessante attraverso l’arte e per l’arte. Dal pianoforte alle arti figurative fino ad intraprendere gli studi all’Unical nel corso di laurea in Comunicazione e Dams e scoprire la passione per il cinema. Abbiamo parlato con questa promettente artista che, ancora emozionata dalla serata, ci ha rivelato alcuni dei suoi segreti.
Quando ha scoperto Andy Warhol e perché è stata scelta la figura di questo artista per il cortometraggio che la vede protagonista?
La prima volta che mi avvicinai alla pop art, quindi all'icona di Andy è stato a 14 anni; mi innamorai di quello stile bizzarro, ma tanto suggestivo che mi affascinò a tal punto da iniziare anche io a dipingere secondo quel modello! Ho deciso di realizzare questo cortometraggio su di lui, per rivivere quei momenti, cercando di capire cosa si provava. Ho fatto ciò insieme ad una “squadra” di amici e conoscenti , ognuno ha contribuito con il suo sapere alla realizzazione dello short film.
Si è impegnata su due fronti: attrice e sceneggiatrice, quale ruolo è più arduo da interpretare?
E’ stato difficile essere sceneggiatrice, perché riportare su carta la mia visione mentale delle immagini è un compito davvero arduo e molto spesso ciò che uno scrive non è esattamente come lo ha immaginato! Fare l’attrice è stato divertente.
Qual è il fine di questa opera e quali emozioni vi ha dato?
L’amore per l’arte, ma soprattutto far vedere che in Calabria possiamo fare cinema, perché le eccellenze abitano anche qui da noi e non c’è bisogno di emigrare per realizzare un sogno. L’emozione più bella è stata proprio quella di lavorare in squadra per un obiettivo comune che si sta realizzando. Tutto ciò cullando il desiderio che questo sogno diventi una realtà Cinematografica Doc della Calabria.
Vuole rivelarci qualche progetto per il futuro?
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