di Bruna Larosa
È la musica che diventa visibile agli occhi e palpabile al tatto ciò a cui si è potuto assistere al teatro Rendano durante lo spettacolo “Stagione di Danza”, evento organizzato dall’Associazione Compagnia di Balletti A. Rendano e da Pianeta Danza. Ad entrare in scena, annunciata da Antonella Calabrese presentatrice dell’evento, è la special guest della serata, Grazia Galante che proprio a Cosenza torna a calcare nuovamente il palcoscenico dopo molto tempo della sua ultima apparizione sulle scene. La magia della danza avvolge e rapisce tutti dal momento in cui la sua figura arriva sul palco e il tempo sembra fermarsi mentre i suoi gesti, decisi ed eleganti, disegnano tutto intono intorno un mondo immaginario, eppur visibile improvvisamente a tutti, fatto di risolutezza e pathos. È una coreografia coinvolgente e sublime quella con cui l’artista di fama internazionale si offre al pubblico di Cosenza, regalando uno spettacolo di pura arte.
Con un inizio così Stagione di Danza si riconferma essere una kermesse di pregio in cui si avvicendano danza classica e moderna, valorizzandole in tutte le loro accezioni e sfumature. Il rigore per la danza e la passione per questa arte capace di interiorizzarsi e suggestionare la vita di tutti i giorni, traspare dall’attenzione che anche i più giovani infondono con naturalezza alle loro movenze.
Hanno preso il nome di “Passi d’addio”, forse in assonanza con “passi da dio”, le parti dello spettacolo interpretate dai ragazzi che, giunti al diploma, finiscono il loro percorso di formazione all’interno della scuola. Esibizioni queste che hanno avuto un qualcosa in più, l’emozione dell’addio al di là della tecnica e l’attenzione e il coinvolgimento vero e sano di chi ama ciò che fa e guarda al sipario che sta per chiudersi pensando al nuovo che può riaprirsi davanti a loro di nuovo. Danza classica e moderna si sono avvicendate senza dar modo allo spettatore di annoiarsi o di distrarsi pensando all’annosa diatriba che vuole un genere preferibile all’altro. Tra un’esibizione e l’altra è arrivato, poi, il momento di vedere in scena un ex allievo eccellente, Pietro Valente, sostenuto da un nutrito coro di simpatizzanti dal pubblico e che ora vive nel capoluogo lombardo, al seguito del maestro Villanova, primo ballerino della Scala di Milano.
Dopo questa esibizione è stata la volta di dar spazio a quella della prima ballerina della Compagnia di Danza Alfonso Rendano, che nella sua dimostrazione solista ha rapito il pubblico presente. Coinvolgenti i passi del Musical Notre Dame de Paris riproposti sulle musiche di Cocciante, una perfetta sintesi, anche in questa riproposizione, della necessità di essere artisti completi per poter affrontare grandi opere trasmettendo credibilità e professionalità. La Compagnia A. Rendano si è poi esibita in una coreografia dal titolo Storie di Fate, che ha avuto il merito di trasporre la magia di questi esseri fantastici in eteree figure dalle movenze delicate; il tutto sottolineato ancor di più dall’attenzione per i costumi morbidi e leggerissimi. Non certo trascurabile, infatti, il valore aggiunto alle coreografie e ai ballerini dai costumi di scena, curati in ogni particolare e adatti per colori e fattezze ad interpretare stati d’animo, musiche e umori. Si giunge così al termine della serata, vengono chiamati sul palco tutti gli allievi che terminano quest’anno la formazione presso la scuola e i professori che li hanno seguiti nel loro percorso, la direttrice artistica Isabella Sisca e tutti coloro che partecipano e rendono possibili le attività. Certamente bello il clima trasparso tra i talentuosi partecipanti, impassibili e concentrati sul palco e sorridenti nel sostenere gli amici ancora in scena quando dal sipario, finite le loro esibizioni passano a godersi il resto dello spettacolo in platea. E’ il momento di riavere sul palco anche Grazia Galante che ricorda con affetto l’incontro avvenuto a Parigi, alcuni anni fa, con Isabella Sisca, e annuncia diverse novità e progetti cui intende dar vita qui nella città Cosenza nel prossimo anno.
Pubblicato sul numero 23 di Mezzoeuro in edicola da sabato 11 giugno 2011
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