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martedì 1 marzo 2011

L'altro come parte di noi (Bruna Larosa)


"Io come Tu", perché siamo tutti uguali e non ha senso farsi guidare dai pregiudizi e dalle paure che generano solo incomprensioni e difficoltà. Infondo è solo questione di ‘dove si nasce’ a decretare che un soggetto sia più o meno fortunato di un altro, come si può quindi essere razzisti o considerare gli altri diversi? I Paesi ‘fortunati’ devono avere la consapevolezza del loro status non per sentirsi ‘migliori’e sviluppare ulteriori ineguaglianze, ma perché è nelle loro mani la possibilità di fare tanto anche per gli altri. Con questi presupposti, dopo il successo delle scorse edizioni ancora una volta, presso l’Aula Magna Beniamino Andreatta, l’Università della Calabria e l’Unicef aprono le porte a tutti coloro che intendono seguire il nuovo ciclo di seminari riguardanti i diritti dei bambini, ma non solo.



Una delle finalità intrinseche nel programma del Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti è quello di dare ai suoi corsisti delle conoscenze utili e aderenti all’attualità. Come già nelle passate edizioni, anche quest’anno non mancheranno la commozione e la dolcezza dei racconti di relatori di pregio e tante sorprese, per chi vuole approfondire tematiche importanti. Possiamo anticipare a questo proposito che i corsisti avranno modo di seguire ‘lezioni’ di personalità di rilievo del mondo Unicef Italia, solo per citare alcuni nomi Donata Lodi, Laura Baldassarre e Andrea Iacomini, ma anche dell’Unicef Internazionale, che appassioneranno la platea con le loro coinvolgenti esperienze a contatto con gli altri volontari o con realtà che sembrano lontane (quali il Brasile, l’Indonesia e Haiti). Svariati i nomi anche da parte dell’Unical, che tra gli altri, offrirà ai corsisti le relazioni della prof. Angela Costabile, del Decano della Facoltà di Lettere e Filosofia, John Trumper, di Massimo Cerulo, Giorgio Marcello e Sabina Licursi. Intanto i volontari del Comitato Unicef di Cosenza, promotore dell’evento, sono in fermento perché tutto riesca al meglio; ‘è straordinario vedere la dedizione con cui questi giovani volontari curano ogni dettaglio; afferma Paola Bianchi, presidente del Comitato Provinciale di Cosenza; la loro sensibilità, forgiata durante eventi e manifestazioni che li hanno portati a contatto con la realtà della solidarietà e con la legge del ‘darsi da fare’ ognuno con le proprie idee, potenzialità e aspirazioni, sono la vera forza dell’Unicef’.


Il corso inizierà il prossimo 1 marzo, con la lezione inaugurale cui parteciperanno il Rettore dell’UNICAL, Prof. Giovanni Latorre, e l’Assessore Regionale alla Cultura, On. Mario Caligiuri, si svolgerà prevalentemente di martedì e si snoderà di lezione in lezione fino a concludersi nel mese di maggio. I seminari si alterneranno tra quelli più tecnici e altri che tratteranno argomentazioni più delicate. Dai primi emergeranno le problematiche e le strategie che tutti i giorni si applicano in un’organizzazione come quella dell’Unicef; mentre gli altri descriveranno le toccanti esperienze sul campo che i volontari hanno avuto modo di fare.



“Nonostante le tematiche siano diverse, afferma ancora la presidente, non bisogna cadere nell’errore di considerare più avvincenti alcuni seminari piuttosto che altri, poiché il programma è stato studiato per proporre alla varietà di persone che aderiranno al corso, uno spaccato della realtà dell’Unicef a diversi livelli e in diversi contesti. Essi, però, sono necessari l’uno all’altro in maniera vicendevole.”


“Gli universitari poi, continua la Bianchi, avranno un incentivo in più a partecipare al corso: anche quest’anno è stato chiesto alle Facoltà di riconoscere dei crediti formativi per la frequenza alle attività proposte.” Il ciclo di seminari sarà anche aperto a insegnanti e a studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori e a quanti, sensibili alla causa dell’Unicef, vorranno prenderne parte. La condizione dell’infanzia nel mondo deve essere un punto di riflessione obbligato per tutti. Avvertiamo spesso il bisogno della ‘parità’, noi per primi, quindi dobbiamo sentire ‘l’altro’ come parte di noi. Quando, poi, si riportano degli schemi mentali ottusi sui bambini ogni differenza diventa ancor più difficile da tollerare. I bambini osservano gli adulti, si aggrappano alla loro realtà, acquisiscono le tradizioni delle loro terre, oppure si dedicano a ciò che viene fatto credere loro naturale. Troppo spesso neanche sanno che non tutto ciò che viene proposto dagli adulti è ‘buono’, ignorano che la loro infanzia viene violata dagli orrori della guerra, della povertà e della vergogna. In Italia e nel mondo, nelle piccole attività e nei grandi progetti noi per primi desideriamo partire tutti dallo stesso punto di partenza perché, quindi, negare ai più piccoli di avere eguali diritti? Il Corso Unicef si propone di sciogliere i nodi dell’insensibilità, perché non sapere o voler ignorare che i bambini di oggi, gli adulti di domani, soffrono, non renderà giustizia al nostro bisogno di una reale uguaglianza.

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