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sabato 19 marzo 2011

Festa per gli assistenti sociali


Di Bruna Larosa


In una società che cambia velocemente e che nel suo mutare produce problemi nuovi ai quali bisogna essere in grado di dare risposte oculate, la figura dell’Assistente Sociale e, più in generale il ruolo dei Servizi Sociali, è quanto mai importante. Proprio con questa consapevolezza è stato istituito l’International Social Work Day che si è convenzionalmente deciso di far cadere ogni anno il terzo martedì di marzo e che ha dato vita ad una serie di manifestazioni in ambito nazionale e internazionale. Nel resto del Paese, quindi, così come è successo quest’anno per la prima volta a Cosenza, lo scorso 15 marzo si è celebrata la Giornata Mondiale per il Servizio Sociale che ha messo in luce tematiche quanto mai attuali e importanti.


Nell’Aula Magna dedicata a Beniamino Andreatta un seminario, organizzato dalla Facoltà di Scienze Politiche e dall’Ordine degli Assistenti Sociali, ha affrontato temi di indubbia attualità. I saluti iniziali hanno visto gli interventi del Rettore dell’Unical, il prof. Latorre, del Presidente della Facoltà di Scienze Politiche, il prof D’Ignazio e del Presidente del Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale, il prof Bova. A questo punto da perfetto padrone di casa e impeccabile organizzatore il professor Alessandro Sicora ha presentato l’iniziativa, proponendo anche alcuni video, tra i quali quello con le parole e i saluti della dottoressa Campanini, Presidente European Association of School of Social Work. Le registrazioni proposte sono state realizzate proprio per questa giornata e proiettate in tutte le sedi in cui è stata istituita la celebrazione. Le aree di interesse su cui ci si è soffermati hanno riguardato le linee guida proposte nel 2010 durante la Conferenza di Hong Kong e quindi disuguaglianze sociali ed economiche all’interno dei Paesi e nelle macroregioni continentali; dignità e valore della persona; sostenibilità ambientale e importanza dei rapporti umani.


Come ogni tavola rotonda che si rispetti, oltre a presentare le aree d’azione ci si è anche preoccupati di proporre degli strumenti con cui intervenire. Su questo aspetto particolarmente delicato si sono incentrati gli interventi degli altri relatori, in particolare il Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Calabria, la dottoressa Malvaso e il professor Fantozzi. Presentare delle modalità tramite cui ‘mettere fattivamente mano’ alla fine delle disuguaglianze è stato uno degli aspetti maggiormente sentiti, poiché la platea cui si è offerto l’incontro, oltre che essere aperta alle persone sensibili a questi argomenti, era certamente rivolta agli assistenti sociali, che svolgono la loro professione nella società e che ben hanno risposto all’iniziativa proposta loro. La rilevanza della figura dell’Assistente Sociale si palesa quando ci si sofferma a guardare il mondo con occhi aperti e consapevoli delle differenze che si riscontrano.


È ormai un dato di fatto che la società italiana sia cambiata, cittadini italiani sono anche tutti coloro che migrando arrivano a noi e finiscono per collocarsi nel nostro ambiente e nella nostra realtà. Ancor più delicato e sensibile deve essere l’apporto offerto dai Servizi Sociali, qualora ci fossero minori che necessitino di supporto per intraprendere le normali attività della vita in ambienti che per molteplici fattori possono rivelarsi ostili. Mentre è istintiva nell’uomo la tendenza a omologarsi, infatti, è forte, palese e vincolante la necessità di conservare e attualizzare le proprie origini, anche se lontani dalla propria terra, anche se la propria terra sta cambiando. Non sempre il cambiamento è negativo, anzi, molto sta nell’accettarlo e nel non averne paura, la figura dell’assistente sociale deve essere pronta ad intervenire e per far ciò bisogna sia sempre disponibile a continuare la sua formazione. Inevitabilmente si è parlato della condizione dell’Università Italiana e più in particolare delle modifiche che interesseranno dall’anno venturo il corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale.





Pubblicato sul num. 11 del 19 marzo 2011 di Mezzoeuro

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